Racconti dal passato arcaico

In Italia
La Chimera di Arezzo

In Italia
La Chimera di Arezzo

L’opera
La Chimera, opera in bronzo risalente al IV secolo a.C., fu ritrovata ad Arezzo.
Sulla sua zampa anteriore destra è impressa la parola etrusca “t i n s c v i l”.

Le ipostesi
In questo articolo, l’interpretazione di questa semplice parola è affidata alle ipotesi che sono esposte negli articoli precedenti e per le quali, nello svolgere le traduzioni, è possibile aggiungere le vocali e raddoppiare le consonanti, se necessario; inoltre è possibile attribuire ad alcuni simboli alfabetici più di una soluzione; confrontare le parole etrusche con voci latine, italiane e arcaiche italiane; leggere da destra verso sinistra e in senso contrario. (s = s, sci, si, z, doppia s, x; v = v, b, f, p h; c = c, g).

La statua ed il suo messaggio
La statua, nella sua particolare forma e in una sola compatta composizione, concentra essenzialmente tre immagini, quella del leone, quella del serpente e quella del capretto.
Questa opera rivela quali fossero le idee di coloro che la realizzarono, inviando il suo messaggio positivo, potente ed efficace ancora oggi. In tempi arcaici, essa aveva il compito di fare intuire che fra i fenomeni, nell’universo esistesse un cosmico, armonioso e immaginario abbraccio, tale da corrispondere, nell’ambito della comunità etrusca, alla forza unificatrice degli ideali di lealtà e reciprocità. Virtù riconosciute in modo chiaro, in un patto di alleanza, in totale accordo, con il fine di favorire e proteggere i più deboli e indifesi.
Le autorità etrusche custodivano i loro precetti affidandoli ad una scrittura segreta, basata sullo scambio e ricombinazione dei segni. Si impegnavano per una reciproca assistenza, seguendo i principi di rettitudine e sentimento di buon cittadino.
Il ruggito del “Leone da Arezzo” risuona nello spazio e nel tempo. Sulla sua zampa destra i pochi segni alfabetici sembrano confermare le premesse e allo stesso tempo rendono indelebile l’eco del pensiero etrusco, maturo, positivo, completo.

Il mito
l i v c s n i t
l i b a g i o scenata
l e o o p h i u c i a s s a n n a t o
l e o o f i u c o a s s e n n a t o

sacrificio inscenato, leone serpente e ghermito da z a n n e, leone o f i u c o e capretto assennato (in Latino l i b a t i o = libagione, offerta, sacrificio; a s s a n n a t o è una parola arcaica italiana che significa afferrare con le z a n n e, nome riferito anche ai denti del serpente);

Capretto innocuo
t i n s c v i l
t u e i n n o x i c e f a l o
t u e i n n o x i civile
t e n s i c i v i l e
vedi il capo di uno non colpevole; difendi rettitudine pubblica; teso verso il sentimento di buon cittadino

(T u e o r in Latino significa vedere, guardare, considerare, esaminare, contemplare, difendere, proteggere; tendo, t e n s u m = tendere, offrire, volgere, dirigere, mirare a, aspirare; i n n o x i e = innocuamente, onestamente; i n n o x i u s = innocuo, inoffensivo, non colpevole, probo, retto; civile = sentimento di buon cittadino, indulgente, pubblico);

Scrittura segreta
l i v c s n i t
l i v i c i s n o t a
la v i c i s nota
i l l a v i c i s nota
la mutevole scrittura segreta; i noti principi di mutamento e scambio dei segni nella scrittura segreta

l i v i c i s n i t i
i l l a v i c i s n i t e
i l l a u f f i c i a s e n a t o
la reciprocità segnala; i noti principi della reciprocità descrive; i noti principi esposti con solennità

(in Latino: i l l a = la nota sentenza, i noti principi; v i c i s = vece, vicenda, mutamento, cambio, scambio, alternativa, ricambio, reciprocità, destino, condizione, ufficio, funzione, carica; nota = nota, segno, lettera, scrittura segreta, abbreviazioni, segni tachigrafici; in Italiano reciprocità = alternanza, scambio; in particolare è interessante ricordare la definizione della clausola di reciprocità che è quella per la quale ciascuna delle parti contraenti di un trattato si impegna a concedere all’altra parte lo stesso trattamento che riceve da questa; n i t e o = risplendere, segnalarsi).
(In questo articolo le considerazioni e le traduzioni sono ipotesi dell’autrice e fanno riferimento alle idee esposte nei precedenti articoli, iniziando da Gemelle Illustri).

Da una piccola coppa
Un messaggio in frammenti

Affidato a due fedelissimi custodi, Latino e Italiano

Studio sperimentale per la scrittura dall’isola

La Coppa di Nestore risale al secolo VIII a.C., proviene dall’isola di Ischia e reca impressa una scrittura simile a quella etrusca, in particolare nella grafia e nella punteggiatura.

La scrittura sulla Coppa è anteriore a quella etrusca ed è stata già tradotta dagli studiosi. Essa tuttavia nasconde ancora una sorpresa e inizia a raccontare una storia unica quando si tenta di assimilare le sue parole a voci latine e italiane. Queste ultime infatti possono descrivere i luoghi, famosi per la loro amenità, per il clima e le qualità benefiche delle acque di sorgente. L’isola, con il suo territorio di origine vulcanica, è ricca di fonti termali e gode di un clima mite, dovuto alla sua posizione nel mare Tirreno.

I nomi Nestore (Nestoros) e Afrodite (Aphrodites), che si trovano l’uno all’inizio e l’altro alla fine dell’epigrafe, definiscono per primi la peculiare virtù degli elementi curativi del luogo, quella di essere elargiti direttamente dal mondo sotterraneo, affiorando dalle profondità della terra, salutari effetti, capaci di lenire fastidi e di guarire. Inarime, nome latino dell’isola, insieme ai precedenti due, indica e avvalora gli argomenti guida della ricerca. Nestore, nexi tere, lega trascina. Afrodite, affere edite, affiora diffonde. Inarime, inerme, bisognoso di cure; in eremo, in luogo tranquillo.

Riflessione intorno alla parola p, o, t, o

Seguono cinque versioni per i tre versi che compongono il testo sulla Coppa di Nestore. Le versioni sono svolte in modo non tradizionale e rappresentano un tentativo di sostituire le parole del testo con quelle latine e italiane. Progenitrice diretta della scrittura etrusca, la scrittura sulla Coppa si adatta allo stesso metodo di studio applicato a quella etrusca, mostrando in quale misura esse siano affini.

Nel testo si riconosce la parola “p, o, t, o” che richiama altri termini latini e italiani: “poto bere; poteo potere; potis signore; potissimus il migliore, il principale, il primo; pate patre, padre; puto pensare; potorio attinente al bere; potare nettare, ripulire, ritenere, credere; patera bassa ciotola; pater padre, antenato, maestro”.

Lo studio di questi vocaboli aiuta ad immaginare come, in tempi arcaici, la parola “poto = acqua limpida, pura”, fortemente pervasa di significati sacri, fosse adeguata per richiamare alla memoria i preziosi e saggi insegnamenti degli avi, riguardo alle benefiche acque purificatrici. Queste ed ogni attività della vita quotidiana erano sentite parte di una più grande e universale armonia.

Metodo

Le cinque versioni contengono le parole sulla Coppa di Nestore suddivise ognuna nelle proprie parti essenziali e sostituite con voci latine, italiane e dialettali italiane che abbiano con esse una chiara somiglianza. Ad esempio, nel testo originale, le lettere alfabetiche “t ph n”, se t = d, possono essere tradotte con diafonia “dissonanza”, “polifonia”, termine confermato dalle frasi sperimentali: “due fai una | iduo effie una, due (suoni) per un insieme armonioso”.

Al fine di rendere agevole la comprensione delle parole arcaiche, è possibile leggere le vocali liberamente e sostituire alcuni simboli alfabetici con altri simboli oppure con interi vocaboli: (S = esse /essere/; ius /diritto/; ais /dire di sì, affermare/; scio /sapere/) (H = abbia /avere/; ubi /dove/; idi /iduo, dividere/) (ph = effio /fruttare, risultare/); (S = doppia s = s = si = ci = sci; D = t t = d = t; t = t = d; Y = gi = vocali = v; H = b = idi; n = n = gn; ph = f f).

Versioni

Ameno

Ne stare esse : ameno : ivi poto una : poto rione

abbiasi datata pausa : potoria : avi dica canone

ubi mera esce : bere uso ài : colle sito affino : affiora edita essa

Soggiorni in luoghi : ameni : lì acque dalla fonte : e ruscelli chiari

sia puntuale la quantità di : acqua da bere : come insegnano gli avi

dove sgorga limpida : è consuetudine bere : fin dal sito sul colle : affiora e scorre.

Eredità

Nesso tara sia : emani : ivi pato una : pato ruene

base data da peso : patera e : avito ecco canone

ubi umore sia : ubi resa ài : callosità affina : effie reditas

Vi sia una forma : che si manifesti : un disagio : che si ripete

in base al peso sia data : la giusta misura della coppa : secondo antichi canoni di cura

dove siano screpolature : vi sarà miglioramento : e diminuzione delle rugosità : di origine innata.

Ristoro

Ne staurasse : mina : ai pete uno : patire ene

bastito dia passo : piatto ora e : aiuto ecco agognane

beo eme iuris : abbi aria esce a : callo stai affanno : affiorata tosse

Luogo di conforto : sollievo : per i piedi : stanchi

passo appesantito : e impacciato : qui trovi l’aiuto agognato

ambiente salutare : condotti d’aria : calda per placare l’affanno : e per eliminare la tosse.

Etica

Noi storia uso : mani : agio potene : potere a noi

idus data da pio sia : pietà iure e : agio etica canone

idioma iuris : i diaria scie e : coellisei diafonia : a foro edittasi

È nostra la consuetudine di tramandare la storia : degli avi : portare agiatezza : è nella nostra facoltà

Riguardo alle ricorrenze e ai giorni custodiamo le giuste tesi : e leggi eque : fedeli ai nostri ideali di virtù e merito

studio degli idiomi : compensi e scadenze : poesie e canti a più voci nel circo : sono tutti eseguiti secondo editti emanati nel foro.

Una poesia

Ne stare sia : ameni : agio poi teni : poto rio uno

abbiasi data ti pace : piete arrui : agio teco agognane

abbi amore suo : beare sia : co lei e lui si tu affine : a Fruti e Ditis

Tu resti in : luoghi ameni : ristoro poi ottieni : e acque alla fonte

ti sia dato sollievo : ai piedi stanchi : e benessere agognato

possa tu entrare nelle loro grazie : sia tu felice : con lei e lui sei affine : a Fruti e Dite il ricco.

Studio delle parole

(Latino: nexus, us /necto/ intreccio, connessione, nesso, nodo, concatenamento, vincolo; necto, is, nexui, /nexi/, nexum, nectere legare, attaccare, congiungere, intrecciare, vincolare, rannodare, concatenare; tero, is, trivi, terui, tritum, terere sfiorare, rasentare, tornire, percorrere spesso; affero, affers, attuli, allatum, afferre apportare, portare, recare, annunciare, riferire, causare, procurare, dare, allegare, addurre, giovare, produrre, rendere; edo, is, edidi, editum, edere emettere, mandare fuori, sboccare, produrre, recare, fare, dare, riferire, svelare, diffondere, elevare, designare, notificare, proporre, fare conoscere ufficialmente; una insieme; sto, stare stare, rimanere, trovarsi; poto, as, potavi, potum /potatum/, potare bere; Potina, ae Potina, dea che provvedeva alle bevande destinate ai fanciulli; mere schiettamente; rursus indietro, di nuovo, al contrario; avitus dell’avo, ereditario, antichissimo; pateo, es, patui, patere essere libero, essere chiaro, essere accessibile; patio, is, patere /patior/; patior, eris, passus sum, pati tollerare, sopportare, patire, permettere; effio /efficio, efficere/ produrre, causare, risultare, fruttare, conseguire; redeo, is, redii, reditum, redire ritornare, provenire; mina, ae liscia; beo, as, avi, atum, are beare, rendere felice, arricchire; emo, is, emptum, emere guadagnarsi, ottenere; potis, pote /potior/ che può, capace, in grado di; iduo, as, are dividere; pietas clemenza, pietà, devozione, religiosità, lealtà, equità, senso del dovere; ius, iuris diritto, legge, privilegio, potere, autorità; diarium, ii ricompensa, spesa giornaliera, diario; aio, ais dire di sì, dire, sostenere, affermare; scio, is, scivi, /scii/ scitum, scire sapere, capire, conoscere, intendersi di; teneo, es, tenui, tenere tenere, comprendere, giungere, ottenere, possedere; tecum cum te, con te) (Italiano: eremo /poetico: ermo/ luogo tranquillo e isolato; rione zona, contrada, tratto di territorio; mero chiaro, puro, non mischiato; ài tu hai; redità /parola arcaica italiana/ eredità; basto peso eccessivo, bardatura; diafonia forma elementare della polifonia; rio piccolo corso d’acqua, ruscello) (Dialetto: ruene esso ritorna; callo caldo; piete piede; teni tu tieni /tenere, avere/; arrui/nare/ errare; tecu con te). (Afrodite corrispondeva a Venere, antica divinità latina della primavera, degli orti e dea dell’amore e della bellezza. Famosa per il suo strabismo, una caratteristica che la rendeva ancora più affascinante, Venere portava anche l’appellativo di Fruti da Frutis, antica divinità latina collegata alla fertilità della terra. Ditis era Dite, dio latino del mondo sotterraneo e della ricchezza).

(In questo articolo le riflessioni e le versioni per il testo sulla Coppa di Nestore sono realizzate dall’autrice in modo libero e teorico, seguendo le ipotesi esposte nei precedenti articoli, a iniziare dall’articolo Gemelle Illustri. Le versioni rappresentano quindi un tentativo di adattare la scrittura del testo allo stesso metodo di studio ideato per quella etrusca, considerando le due scritture fra loro affini). (Pina Basile).

Bibliografia di riferimento:

Giuliano Bonfante and Larissa Bonfante – The Etruscan Language – An introduction – 2002;

Anna Maria Carassiti – Dizionario di mitologia classica – 2005.

Guida al cielo stellato
Dal porto di Cere alla foce del fiume Tevere

Teoria intorno alle tre lamine d’oro

Ipotesi e metodo sperimentale

Le tre lamine d’oro erano affisse nel tempio di Pyrgi. Antico porto sul mare, la località di Pyrgi si trovava a pochi chilometri da Cere ed era distante “260 stadii” da Ostia.

Le prime due lamine “A e B” portano inciso il testo in Lingua Etrusca. La terza lamina si distingue visivamente dalle prime due per la particolare grafia delle lettere alfabetiche, esili, slanciate e in parte inclinate verso destra, suggerendo l’idea di una scrittura corsiva. Per tali semplici ma interessanti aspetti, in modo assolutamente ipotetico, in questo articolo, la scrittura sulla terza lamina viene studiata in modo non tradizionale e quindi assimilata ai nomi latini e italiani. Essa si adatterebbe così allo stesso metodo di studio tentato per quella etrusca sulle prime due lamine “A e B”, in modo sperimentale e in base alle seguenti ipotesi:

1 – La tradizione e la scrittura etrusche potrebbero rivelare una matrice di ordine matematico-razionale.

2 – I documenti etruschi potrebbero contenere in codice notizie di valore mitico, matematico, astronomico, dotto. Tutti argomenti racchiusi contemporaneamente anche in uno stesso unico testo.

3 – I documenti etruschi potrebbero custodire vocaboli riconoscibili nella Lingua Italiana e potrebbero essere messi in relazione con una delle forme dialettali, parlate nelle regioni centro- meridionali del Lazio.

Luoghi ideali

In modo sperimentale, il nome Pyrgi sembra richiamare i termini peregrino e perigeo evocando i concetti di itinerante, di movimento continuo, di orbita. In questi significati il nome stesso dell’antico porto si accorda con le versioni che sono svolte di seguito e che ipotizzano un viaggio da Pyrgi verso Ostia, per giungere poi presso un tempio della salute a Roma, un luogo che per ipotesi viene indicato in questa ricerca con il mitico nome “Velia”.

Datate al 500 a.C., le lamine erano esposte nel centro di culto dove si soffermavano i fedeli in pellegrinaggio sulla via dei luoghi sacri. La sosta presso questo luogo di devozione permetteva anche di rifocillarsi e di essere istruiti riguardo al viaggio. Giunto a destinazione il pellegrino si sarebbe trovato nel luogo di cura e di permanenza, in una atmosfera di piena tranquillità.

Dalla “Lamina A”, parole per i pellegrini:

Aiuto . tame eo . aecco ècco . fio / Roma si va . vate iatria / geniale estera sa . idiomi / sua . metria . dieta . debeo / ruii . Velia inissi . Soglio / colo venia sua . ti (g)iura / che . mone stessi . di (g)iovasse / te’ amaro succo . liquevo / dolore esso . unica . chiave / le . scure vari . ti scema aiuta / ileo . alloca ove . eliso èsse (è) / innocuo . e drenassi . zeolico / a li . assili aiuta lei . a conosce vi / òra sa . a teniamo . fia eremo / vai . e vale . eneaco . pe(r) le / emetria voi ài.

Talmente grande aiuto ricevo in questo luogo ogni volta, / così prendo parte al pellegrinaggio della salute; / sono ascoltata nel mio idioma nativo e / trovo sollievo nella dieta che mi viene prescritta; / per questo ritorno alla Velia e, ammessa al cospetto del Soglio, / da colui che riveste l’alta carica, colto e indulgente, ricevo la promessa / che restare in quel luogo di salute porterà sicuro giovamento; / egli conosce un medicamento amaro / che serve come unica chiave per la guarigione, / prescrive la cura che aiuta a scemare le scure macchie che evidenziano le vene; / egli elimina in modo deciso i disturbi della digestione / anche con l’aiuto di innocui e benefici sali; / in quel luogo di asilo le ancelle avranno modo di conoscere la mia indisposizione e di decidere il metodo di cura, / spiegandomi che il mio soggiorno trascorrerà nella tranquillità di un vero eremo / e che potrò lasciare le offerte, come gratitudine per il sostegno ricevuto.

Studio delle parole (parole per i pellegrini dalla “Lamina A”)

(Latino: itaeo, is, ivi o ii, itum, ire andare, venire, pervenire, accingersi, giungere, marciare, procedere, correre, solcare, salpare, veleggiare; tam eo talmente tanto; tam tanto, così, talmente; eo per questo, affinché, tanto, a tal punto; fio, fis, factus sum, fieri accadere, avvenire, essere considerato, divenire, essere; exterus, a, um forestiero; irieo, ire; ineo, is, inivi o inii, initum, inire recarsi a, entrare in, entrare; solium, solii trono, seggio, dignità regale; colo, is, colui, cultum, colere coltivare, proteggere, venerare, onorare, tenere in considerazione; venia, ae favore, grazia, permesso, licenza, perdono; iuro, iurare giurare, prestare giuramento; iuvo, iuvare giovare; liqueo, liquere essere liquido; varix, varicis vena varicosa; elido, is, elisi, elisum, elidere elidere, rimuovere; oro, as, avi, atum, are parlare, pregare; aeneus, a, um /aggettivo/ di bronzo) (Italiano: peregrino pellegrino, viandante, viaggiatore, /dal latino peregre fuori della città, in campagna/; aggio /parola arcaica/ età, anno, tempo; vate maestro, luminare; iatra forma parole riferite alla medicina; soglio e solio da solium trono, seggio di un sovrano; colo dotto, colto; colendo /parola arcaica/ degno di riverenza; colere /parola arcaica/ ossequiare, venerare, onorare; venia benevolenza, indulgenza, perdono; scemare diminuire, diradare; io alloco da allocare e allogare porre, sistemare in luogo appropriato; ove dove; drenare prosciugare, rendere secco; zeolite genere di cristalli; eneo /voce arcaica/ dal latino aeneum aggettivo di aes, aeris denaro, moneta) (Dialetto: aecco qui, /in latino: eccum hic = ecco qui/; ruii io ritornai /ritornare andare di nuovo/; mone ora; te’ egli tiene /tenere, possedere, avere, custodire/; asili asilo, luogo in cui vengono accolte persone bisognose di assistenza e di aiuto).

Ricerca dei termini riferiti alla navigazione e alle costellazioni

La scrittura sulle lamine d’oro di Pyrgi si adatta per essere risolta con almeno due chiavi di lettura. Essa rivela il proprio significato ai pellegrini ispirati dal sentimento religioso e, ad una analisi più mirata, mostra contenuti di ordine dotto ed esatto, confermando la propria intima natura di scrittura in codice. Le parole sulle lamine possono essere tradotte con termini italiani e latini, per effetto di una libera recitazione delle vocali e di una sostituzione e diversa interpretazione di determinati segni alfabetici, in accordo con le ipotesi sopra elencate.

Sono di esempio le parole di introduzione sulla lamina “A”: “i, t, a . t, m, i, a . i, c, a, c . h, i”. Considerato che H = f = d, esse prima ricordano una dedica per il tempio di Pyrgi: “aiuto . tame eo . aecco ecco . fie = aiuto . talmente tanto . qui ecco . si trova”; poi accennano ad argomenti in relazione con l’astronomia e l’arte della navigazione: “ita . thema . iugo ago . idea = tale è . la posizione delle stelle . guida e . immagine”.

(Latino: ita per conseguenza, in tale modo, in tale maniera, in tali condizioni; thema, thematis tema, soggetto, argomento, tesi, posizione delle stelle; iugo, are collegare, congiungere; ago, is, egi, actum, agere guidare, condurre, essere, fare, passare, trascorrere; agogae, arum condotti; cedo, cedere cambiare, muoversi, incedere, andare; /H = f/ fio, fieri divenire, essere considerato, avvenire, accadere, essere; /H = d/ idus, iduum giorni precisi nei mesi del calendario antico; iduo, iduare dividere; idos apparenza, forma, immagine) (Italiano: aggio /parola arcaica/ età, anno, tempo).

Lamina A

Versione, “Lamina A”:

(H = f = d; C = c = g = q; simbolo simile ad un piccolo tridente = tre = t r; l = l = gli; F = v; piccola freccia rivolta verso il basso = sca = s; 8 = b = 8; t = t = d; v = vocali = gi; il simbolo M è solo indicativo ed è scelto in questa occasione per facilitare la rappresentazione della lettera alfabetica etrusca dal suono “si”; M = si = sci = ci; S = s = doppia s).

Il timoniere

Ita . temo e . aggiogo . fia

remissiva . via ite itero

geniale situare asse . dimia

esa . metria . decie uti . debei

rio a . vela annessa . sale

calavena assa . tege ire

co . mainasse tesa . devesso

da mare a secca . alleggio via

tegella rasa . nocchie/ro/ . ghia . iuva

lascare vira . tesa ài moto

ala . alaggio via . a lacci uso

nocchie/ro/ . itere ne sa . etiologo

ali . solui talea . icona sive

ora sa . a teniamo . affiora eme

via . ovale . inice . polo

emetria via .| A

I F

Al momento della partenza . il timoniere . deduce il punto fisso . di riferimento / per affrontare il pellegrinaggio . della salute; / situa l’orientamento in modo congeniale verso l’asse . con precisione; / conosce . il percorso . le misure . e le regole; / (sa che) lungo il viaggio . la vela annessa . sospinge la nave / la fasciatura delle assi . protegge dall’uso continuo, / alla foce . ammainare la vela . è soluzione opportuna, / da mare a secca . risolve alleggio; / su coperta rasa . nocchiero . manovra . e guida; / lascare vira . tesa spinta, / mantiene . traino . l’uso delle cime; / il nocchiero . con il sostegno dell’esperienza nella navigazione . e con il sapere riguardo alla suddivisione del tempo / da altre . nello schema fissato . seleziona le immagini, / conosce l’ora . attinente . al segno che risulta / sulla via . ellittica . in accordo . con il polo / in base al metodo di misurazione assegnata.

Studio delle parole (Il timoniere)

I, t, a – ita = andata = partenza | età = epoca / (Lat.) eo, is, ivi, itum ire andare, partire;

t, m, i, a – temo = timone | tema = argomento / (Lat.) temo, temonis timone, carro; Carro, Orsa Maggiore, Boote costellazione; tam così, tanto, talmente; eo, ire;

i, c, a, c – aggiogo = guida, controllo | a cocca = punto fermo | iugo ago = fissa guida | iace ico = produce accordo / (It.) cocca nave; /voce arcaica/ orlo estremo, sommità, cima; (Lat.) iugo, iugare collegare, congiungere; ago, is, egi, actum, agere guidare, condurre, passare, trascorrere, rappresentare; iacio, iacere fondare, produrre; ico, icere fare un accordo;

h, e – (h = f) (h = idi), fia = sia stimato | idea = immagine / (Lat.) fio, fieri essere, essere stimato, essere considerato; idus, iduum giorni; iduo dividere; idos apparenza;

r, a, m, a, M, f, a – (M = si) (f = v), remissiva = rimedio, cura;

f, a, t, i, e, 3, e – (f = v) (3 = tre = t r), vate aiutare | vate iatria = vate cura | vate i tria = vate della triade | via iti itere = viatore = pellegrinaggio / (It.) iatra forma parole riferite alla medicina; viatore /voce arcaica/ viandante, pellegrino; (Lat.) tres, tria tre; trias, triadis una triade, (tre divinità a Roma: Minerva, Giove, Giunone); /arcaico/ iter, iteris; itere l’andare, cammino, viaggio, marcia, giornata di marcia, via, diritto di passaggio; itero, as, avi, atum, are ripetere, rinnovare; is, ea, id quello, colei, quella cosa, /i = quelli/;

v, n, i, a, l, a, s, t, r, e, s – (v = gi = vocali), giniale astris = geniale riguardo alle stelle | geniale ex terra sa = conosce le altre contrade | geniale situare asse | Iuno alias tres = Giunone la seconda della triade / (It.) congeniale che è in accordo, adeguato; es forma numerose parole di origine latina e può avere il significato di “fuori”, dalla preposizione latina “ex”; forestiero che viene da fuori, dai paesi vicini; ter terzo; (Lat.) genus, generis classe, specie, genere, ordine, discendenza, stirpe; Iuno, Iunonis Giunone, moglie di Giove; ex da, fuori; alius il secondo /fra due/, uno dei due; tera /latino arcaico/ terra; terra, ae paese; exterus, a, um forestiero; astrum, i astro, stella, costellazione; teres, teretis aggraziato, ben fatto, elegante, ben intrecciato, ben tornito; tres, tria tre;

o, e, m, i, a – (o = t t = d), dima = precisa | attua eme = realizza ottiene | ottimo = nel modo migliore | idioma / (It.) idioma linguaggio proprio di una comunità / (Lat.) emo, is, emi, emptum, emere ottenere; demum precisamente; idem stesso, medesimo, identico;

s, a – sei | esa / gli Etruschi suddividevano lo spazio mitico in base al numero 16; (10 : 16 = 0,625);

m, e, 3 – metria = misura / (Lat.) metior, iris, mensus sum, metiri misurare, distribuire, percorrere, valutare; emetior, iris, emensus sum, emetiri misurare, percorrere, traversare;

o, v, t, a – (v = gi = vocali), digita = misura, 1,8 | dieta | dieci uti = dieci uso / (It.) dieta decisione, ripartizione, /nel significato arcaico/ spazio di tempo; (Lat.) doceo, es, docui, doctum, docere insegnare, istruire, mostrare, informare; dico, is, dixi, dictum, dicere affermare, sostenere, assegnare, fissare, determinare; dicio, dicionis comando, sovranità; degeo permanere; utor, eris, usus sum, uti usare, adoperare, approfittare, mettere a profitto, valersi di; digitus, i calcolo, misura /sedicesima parte del piede romano, circa cm. 1,8/;

o, e, 8, a – (o = d) (8 = b = 8), debeo = regolo / (Lat.) debeo, es, debui, debitum, debere dovere; de8a = 56970; (56,970 : 1,8 = 31,65); (180 : 3,14 = 57,32);

r, i, e, i – ria ii = rio percorso / (It.) rio fiume; (Lat.) rivus, i rivo, ruscello, canale, condotto; eo, ire veleggiare, andare;

f, e, l, i, a, n, a, s – (f = v), vela annessa;

s, a, l – sale = risale;

c, l, v, f, e, n, i, a, s – (v = gi = vocali) (f = v), cole giova ne assi = protezioni utili per le assi | cole venia assi = favorisce protezione assi / (It.) calare posare; calaverna fasciatura di protezione per l’attrezzatura di una nave; venia favore; (Lat.) colo, colere proteggere;

t, v, r, v – (v = gi = vocali), tege regi = protegge e mantiene | tege ire = protegge nel veleggiare | tera = rende possibile l’uso continuo / (Lat.) tego, is, texi, tectum, tegere coprire, ricoprire, celare, nascondere, velare, difendere, proteggere; tero, is, trivi, tritum, terere levigare, logorare, rendere usuale; rego, is, rexi, rectum, regere guidare, condurre, dirigere, correggere, mantenere, conservare;

c, e – co = foce / (It.) co /parola arcaica/ capo, estremità, foce;

m, v, n, i, s, t, a, s – (v = gi = vocali), mo’ genu situs = ora sia piegata a riposo | minuisse tesa | (am)mainasse tesa / (It.) mo’ ora, adesso, piccolo spazio di tempo, momento; minuire diminuire; mainare /parola arcaica/ ammainare ammainare una vela; (Lat.) genu, us ginocchio; situs, us posizione, situazione, riposo, inattività, inerzia;

o, v, f, a, s – (o = d) (v = gi = vocali) (f = v), dege visu = conduce a vista | de visu = con i propri occhi | devesso = inclinato / (Lat.) dego, is, degere passare, trascorrere, condurre, sostenere; viso, is, visi, visere vedere con attenzione, osservare; visus, visus vista, sguardo; (It.) de visu in modo diretto, con i propri occhi; devesso /parola arcaica/ pendio, declivio;

t, a, m, e, r, e, s, c, a – te mare a secca = da mare a secca;

i, l, a, c, f, e – (f = v), alleggio via / (It.) alleggio riduzione del carico di una nave per alleggerirla;

t, v, l, e, r, a, s, e – (v = gi = vocali), tegila rasa = coperta rasa | ta(v)ula rasa = tavola rasa / (Lat.) tabula, ae tavola, asse; tegile, is copertura, coperta; Tigillus epiteto di Giove che sostiene il mondo; (It.) nave rasa nave costruita senza cassero e castelli;

n, a, c – uno co = uno capo | nocchie-ro / (It.) nocchiero chi governa e guida una nave;

c, i – ghia / (It.) ghia parola riguardante le imbarcazioni;

a, f, i – (f = v), iuva = giova / (Lat.) iuvo, as, iuvi, iutum, iuvare sostenere, aiutare, giovare, favorire;

l . s, v, r, f, a, r – (s = sca = sco) (v = gi = vocali) (f = v), lasco gira varia | lascare vira | illa scorre via ire | L. (Lira) scuro via ire = la stella nella Lira guida nel momento della sera / (It.) lascare /in marina/ allentare una cima di manovra; variare mutare, cambiare; (Lat.) eo, ire divenire, trasformarsi, andare, passare, giungere, veleggiare;

t, e, M, i, a, m, e, i, t – (M = si), tesa ài moto | tesa e mo’ iato = tesa momento a favore / (Lat.) eo, ire andare, veleggiare; meo, as, avi, atum, are passare, andare; meatus, us corso, moto, via, passo, passaggio; (It.) mo’ momento, piccolo spazio di tempo; iato apertura; aiuto favore;

a, l, e – ala = sostiene / (Lat.) alo, is, alui, altum, alere sostenere, mantenere, alimentare;

i, l, a, c, f, e – (f = v), alaggio via / (It.) alaggio traino di una nave lungo canali e fiumi con cime tirate dalla riva; alligo, as, avi, atum, are legare, trattenere, obbligare;

a, l, M, a, s, e – (M = si = ci), a lacci uso / (It.) allacciare legare insieme;

n, a, c – nocchiero;

a, t, r, a, n, e, s – itere ne sa | itere nosce = maestro nell’arte della navigazione / (Lat.) notio, notionis conoscenza, nozione, cognizione, idea, concetto, esame, ricerca; nosco, is, novi, notus, noscere imparare a conoscere, imparare, conoscere, sapere, riconoscere, esaminare, approvare, ravvisare;

z, i, l, a, c – (z = zeta = s t), itio ius lege = egli studia le regole del trascorrere del tempo | etiologa = eziologia / (It.) eziologia studio delle cause di un fenomeno; (Lat.) itio, itionis andata; eo, ire trascorrere /del tempo/; ius, iuris diritto, legge, privilegio; logeum, i archivio; lego, is, legi, lectum, legere leggere attentamente, studiare, percorrere, scegliere;

a, l – ialo = vetro | ali = diversi / (Lat.) alius, alia, aliud altri, diversi;

s, e, l, e, i, t, a, l, a – solui talea = risoluzione da schema fisso | seletto alia = scelta fra altre / (It.) selettore che seleziona; talea ripetizione di uno schema fisso; seletto /voce arcaica/ prescelto, eletto; (Lat.) seligo, is, selegi, selectum, seligere scegliere; soleo, es, solitus sum, /solui/, solere frequentare, usare, solere; solvo, is, solvi, solui, solutum, solvere sciogliere, liberare, risolvere, dividere, adempiere, spiegare;

a, c, n, a, M, f – (M = si = ci) (f = v), icona sive = immagine posa | icona civi = immagine evoca / (It.) icona apparenza, immagine; iconico che si riferisce, si fonda sulle immagini; (Lat.) sino, is, sivi, situm, sinere lasciare, permettere, posare, calare; cio, is, civi, citum, cire muovere, evocare, emettere, produrre;

e, r, s – ora sa | erue sa = trae fuori = manifesta / (Lat.) eruo, eruis, erui, erutum, eruere trarre fuori, ritrovare, ricavare, manifestare;

i, t, a, n, i, m – atteniamo | aiuta nome / (It.) attenere concernere, riguardare;

h, e, r, a, m – (h = f = idi), affiora eme = emerge risultato | affioriamo = registriamo | ideare eme = realizza e ottiene | diramo = diramazione / (It.) affiorare mostrarsi, manifestarsi, emergere; diramare diffondere, dividere in varie direzioni; (Lat.) fero, fers, tuli, latum, ferre comparire, mostrarsi, procedere, dare, recare, andare, registrare, segnare; emo, emere ottenere; dirimo, is, diremi, diremptum, dirimere separare, dividere, terminare;

f, e – (f = v), via;

a, f, i, l – (f = v), ovale = ellittica / (It.) ovale detto di ciò che ha forma ellittica, simile a quella di un uovo;

e, n, i, a, c, a – (c = c = g), inie ico = calcolo ottiene | iniga = conduce | inieca = stabilisce | eneaco = moneta di bronzo / (It.) eneo di bronzo /voce arcaica, dal latino aeneum aggettivo di aes, aeris/; (Lat.) aes, aeris denaro, moneta; ineo, inire calcolare, prendere in considerazione, entrare; ago, agere passare, condurre, guidare; inigo, is, inegi, inectum, inigere condurre; ico, is, ici, ictum, icere ottenere, concludere un patto un accordo; inicio, is, inieci, iniectum, inicere causare, porre, mettere, destare, infondere, sovrapporre, insinuare, accennare;

p, v, l – (v = vocali) (l = l = gl), polo / (Lat.) pileum, i libertà, protettore; (It.) appiglio punto di appoggio e di sostegno; appello, appellere approdare, sbarcare, rivolgere;

v, m, 3, f, a – (v = vocali) (3 = tre = t r) (f = v), emetria via = misura soluzione / (Lat.) metor, aris, atus sum, ari misurare, percorrere, delimitare, fissare i confini; imitor, aris, imitatus sum, are imitare, riprodurre, sostituire; emetior, iris, emensus sum, emetiri percorrere, misurare, traversare, fornire;

.| A – angolo di declinazione / (It.) declinazione latitudine celeste.

I F – 31; (56 : 1,8 = 31,1); (31 . 1480 = 45.880); (260 stadii . 180 = 46.800).

Lamina B

Versione, “Lamina B”:

(F = f; 8 = t t; n = n = doppia n)

Di notte le stelle

Nuca . deietti ora . fila

Osservando il cielo verso nord dalla nuca di Ercole guardi verso sud per riuscire a trovare alcune costellazioni, in fila lungo la linea di declinazione (deiectus declino) (La costellazione di Ercole visibile da giugno ad agosto è una costellazione estesa, disposta tra le due stelle luminose Arturo e Vega. Ercole raffigura l’eroe mitologico il cui corpo è rappresentato capovolto in cielo, infatti la stella alfa Herculis indica la testa ed è situata nella parte più meridionale, mentre i piedi sono evidenziati dalle stelle più settentrionali);

II annessi . idem eco (medesimo segno)

due punti chiamati con la lettera omega si trovano su una stessa linea e sono omega Ophiuchi e omega Scorpii (La costellazione di Ofiuco occupa la porzione di cielo compresa tra Ercole a nord e lo Scorpione a sud a cavallo dell’equatore celeste. Ofiuco rappresenta il dio greco della medicina, Esculapio, figlio di Apollo e raffigurato con in mano un serpente, ophis, simbolo tradizionale della salute. Alfa Scorpii è Antares. Omega Scorpii si trova nella chela, sopra l’eclittica. Le stelle della testa dello Scorpione sono in alto, alfa Scorpii marca il cuore);

chela fa attanaglia

sopra l’eclittica, nella chela, trovi la stella omega Scorpii;

misi una . teoria

come enuncia la teoria;

uno asse . siliqua fa

dal punto individuato inserisci un asse che ruotando si apra come una valva (Ofiuco si trova a cavallo dell’equatore celeste nelle vicinanze della costellazione dell’Aquila che a sua volta tocca l’equatore celeste);

ocula . etimo ala . A

ora tu individua con precisione la forma dell’ala in Aquila;

filo scafo ala omega (ome ico = medesimo segno)

ora fai coincidere il vertice dello stesso asse con l’estremità posteriore dell’ala nella costellazione dell’Aquila, nel punto in cui trovi la lettera alfabetica omega e da quel punto traccia un dritto filo in modo che esso incontri il piede (scafo) nella costellazione di Ercole;

e . polo mischia fa

e ricaverai che nel mezzo di questa linea si trova il polo;

A . sinua a Ophiuco

Aquila . si inclina su Ofiuco (Oph, Ofiuco).

(Latino: dies, diei giorno, tempo, spazio di tempo; deiectus, us declivio, pendio, lo scorrere giù; mitto, is, misi, missum, mittere inviare, mandare, enunciare, scrivere, produrre, portare; sinuo, as, avi, atum, are piegare, curvare, incurvare) (Italiano: omeo in parole dotte e scientifiche significa simile, indica uguaglianza, identità; idem stesso, medesimo, identico; ico indica appartenenza, maniera, genere; clivo /parola arcaica/ inclinato, pendente; siliqua misura; frutto a due valve; scafo è una parola che forma anche nomi riguardanti l’anatomia; tu scovi da scovare scoprire, riuscire a trovare; senno capacità di intendere, ragionare, capire; prudenza, avvedutezza; assennare dare senno, istruire).

Versione, “Lamina B”, in forma di preghiera e di ringraziamento:

Nego deietto orai fili / io unissi do omaggio / cielo fai a tunnu ala / mi sani teoria / genioso ciliaca fai / oculi tumeo lei / falasco fo(g)lia omaggio / i polli a mischia fia / e sanai effio”; “pentito umilmente pregai fedele, / io venissi do omaggio, / (tu) cielo fai completa ala, / mia salute tua teoria, / geniale celiaco plachi / e occhio tumefatto lenisci, / falasco foglie (porto in) omaggio / e polli in aggiunta siano / per guarigione effetto”.

(Latino: nego respingere; ineo-ago / ineo, inire calcolare, pensare; ago, agere agire, fare, comportarsi; filius figlio / discepoli, fedeli; coeliacus, a, um celiaco, relativo all’intestino; tumeo, tumere essere gonfio, gonfiarsi; folium foglia; effio / efficio ottenere, conseguire, effettuare) (Dialetto: tunnu rotondo, circolare) (Italiano: lenire mitigare, calmare, placare; alleviare recare sollievo; falasco genere di piante erbacee, usate per intrecciare stuoie).

Terza lamina d’oro di Pyrgi

Ipotesi e corsivo

Il testo sulla terza lamina d’oro di Pyrgi viene tradotto in questo articolo in modo innovativo, immaginando che esso sia stato realizzato in una forma di scrittura corsiva che può essere interpretata con il sostegno di termini latini e italiani. Nel documento si troverebbero elencate le regole generali di navigazione, per una traversata da Pyrgi, porto di Caere (Cerveteri), fino al Tevere. Un viaggio diretto a Roma, luogo di cura e di benessere per i pellegrini. Il riferimento al pellegrinaggio verso un luogo sacro si lega strettamente all’argomento trattato nelle precedenti versioni realizzate in questo articolo: “Parole per i pellegrini; Il timoniere; Di notte le stelle; preghiera e ringraziamento”.

Come per la scrittura sulle due lamine d’oro di Pyrgi in Lingua Etrusca, (A e B), anche per quella sulla terza lamina d’oro risulta interessante lo studio delle parole latine e italiane, in particolare dei termini riferiti alla navigazione e all’orientamento basato sull’osservazione delle stelle. Questa ricerca si accorda con le ipotesi sopra elencate e presentate in modo più ampio negli articoli Le tasse e il vaso di Duenos, Eleganza Etrusca.

Ipotesi di lettura per alcuni segni alfabetici sulla terza lamina d’oro di Pyrgi

La scelta di leggere la consonante s in modo alternativo con si, sci, ci e con sca, scu dipende dalla forma della consonante originale, così come essa appare sulla lamina. A volte infatti essa è più simile ad una punta di freccia rivolta verso il basso e in tale caso s = sca. La doppia soluzione per la lettera s non solo non cambia il significato fondamentale della frase ottenuta con le traduzioni sperimentali ma al contrario ne arricchisce il messaggio riferito all’osservazione del cielo. Sulla lamina, ad esempio, la sequenza di lettere alfabetiche “s r” si adatta alle due soluzioni “scuro” e “sera”. Entrambe queste due soluzioni indicano il momento più favorevole per individuare la stella polare, nell’ora della sera quando il cielo diviene scuro. (Y = vocali; H = f; S = s = sci = ci = si = sca; W = iuvo = v v = b v).

Versione, “Terza lamina d’oro di Pyrgi”:

Navigando lungo la costa

L. (Lira) orbitale situerete a scuro aequo dies

asse a su polo avviso attiene

Tibere ii . a vela ne sia milia collo

cesareo . barra fissa biffa

esimasi boma tene ob abito avvia bona

uti iuvi . co scotta rota . a resa . botte

le milia ecco su nota . scala sia III obii

refiga . oriri boma quo abire

a lime avviso noto lime a scalo moe

ubi abito sia noto acme fia cocca boma

alpha Lirae

Nel momento favorevole della sera si ricavi l’ambito della stella guida; / l’asse ed il suo polo aiutano a prendere la direzione; / la traversata verso il Tevere risulta essere del valore di miglia a collo, / in ordine alle norme stabilite, fissata la meta / stimato orientamento, valutate via da percorrere e condizioni del tempo, / in base alle caratteristiche dell’imbarcazione, / le miglia calcolate secondo la scala disposta siano III; / confermato orientamento nel luogo di partenza / da ingresso del porto, con esperienza acquisita, dirigete all’ingresso dello scalo; / nel luogo di partenza sia noto il punto più alto di orientamento / alfa Lirae.

Studio delle parole (Navigando lungo la costa)

L. r, b, t, l, o – La orbitale = ambito, limite | L. orbitale = Lira orbitale / Lira (costellazione dell’emisfero boreale. La sua stella più luminosa è alfa Lyrae); (It.) orbitale termine relativo all’orbita di un punto, di un corpo celeste; orbita in modo figurato significa ambito, limite; (Lat.) orbitus, a, um circolare; orbis, orbis circolo;

s, t, r, t – situerete = collocherete | situ erutu posizione ricavata / (It.) situare porre, collocare; (Lat.) situs, us (sino) posizione, situazione; situs, a, um situato, posto, collocato; sino, is, sivi, situm, sinere posare, calare, deporre, costruire, edificare, concedere; eruo, is, erui, erutum, eruere scovare, scoprire, ricavare, ritrovare, rendere palese, manifestare;

a, s, r – (s = s = scu), a scuro | a sera;

q, d, s – quo dies | aequo dies = spazio di tempo favorevole / (Lat.) aequus, a, um (aecus) favorevole, vantaggioso, opportuno, giusto, equo; dies, diei giorno, tempo, spazio di tempo; (It.) dies a quo espressione che serve per qualificare un punto di riferimento iniziale /dal latino dies a quo dal quale, dopo il quale/;

a, z, a, s, p, o, l – (z = doppia s) (s = s), asse e suo polo / (Lat.) axis, is asse, carro, cocchio, asse, polo, polo nord, regione del cielo, cielo;

w, a, s – (w = v v = b v), avviso | obvius = facile | ob visu = volgendo lo sguardo verso | ivi iuvasi = in viaggio sia di aiuto / (Lat.) ob verso, contro, davanti a, per, a causa di, in vista di; visus, us visione, sguardo; obvio, are andare incontro opporsi; iuvo, as, iuvi, iutum, iuvare giovare, aiutare, soccorrere, favorire, sostenere;

y, t, n – (y = vocali), attiene = si conforma precisamente / (It.) attenere mantenere, spettare, concernere, aderire, conformarsi strettamente; (Lat.) teneo, es, tenui, tentum, tenere arrivare, tenere, dirigere, rivolgere, mantenere, difendere, conservare, vincolare, ottenere, giungere, raggiungere, comprendere, capire, moderare, occupare una posizione, prendere una direzione, veleggiare; tenor, tenoris, /teneo/, movimento continuo, corso ininterrotto;

t, b, r, y, a – (y = vocali), Tibere ii = direzione Tevere; eo, ire andare, venire, marciare, veleggiare, procedere, recarsi, giungere;

w, l, n, s – (w = v v = b v) (s = si = sca), vela ne sia | avvia allineasi | ab via linea sia = in percorso lineare | avvale nosca = si avvale della conoscenza / (It.) velare veleggiare, fornire di vela; (Lat.) ab in; via, ae via, passaggio, diritto di transito, viaggio, traversata; nosco, is, novi, notus, noscere riconoscere, esaminare, conoscere, sapere, prendere cognizione di;

m, l, k, o, l – milia collo = miglia a collo / (It.) miglio unità di misura itineraria; collo giro completo di un cavo; (Lat.) milia migliaia;

k, y, s, r, y, a – (y = vocali), cesareo = autorevole = basato su norme accreditate | causa iure = giusta norma / (Lat.) causa, ae causa, ragione, motivo, occasione, giusta causa, buon diritto, condizione, tema, argomento; ius, iuris diritto, privilegio, potere, autorità;

b, y, r – (y = vocali), barra / (It.) barra asta che comanda l’asse del timone; (Lat.) aberro, as, avi, atum, are allontanarsi, sviare;

h, z, b, h – (h = f) (z = doppia s), fissa biffa = fissa meta / (It.) biffa segnala la meta, il limite;

s, m, s – (s = s), esimasi = si valuti / (It.) esimare /voce arcaica/ palesare, stimare, valutare;

b, m – boma / (It.) boma elemento di una imbarcazione per orientare la vela;

t, n – teno = presa direzione / (Lat.) teno, es, tenui, tentum, tenere tenere, comprendere, prendere una direzione, veleggiare; (It.) tenere trattenere, reggere, contenere, conservare, occupare;

a, b, b, t – ob abito = in vista della partenza / (Lat.) abies, abietis nave, abete; abitio, abitionis partenza; abitus, us partenza; abeo, is, abii, abitum, abire andare via, partire, andarsene, scendere, diminuire; ob verso, contro, in vista di; ab da; abitus, us partenza; obeo, is, obii /obivi/, obitum, obire opporsi, percorrere, affrontare, andare verso, andare, giungere, recarsi, esaminare, enumerare, avvolgere, adempiere, sostenere;

w – (w = v v = b v), avvia | obvia = muove incontro / (It.) avviare mettere sulla via da percorrere, iniziare, cominciare a eseguire; (Lat.) obvio, as, avi, are andare incontro, opporsi;

b, n – bona = tempo favorevole / (Lat.) bonus, a, um propizio, favorevole;

t, w – (w = v v), uti iuvi = messo a profitto il favore | ti avvia / (Lat.) utor, eris, usus sum, uti usare, valersi di, mettere a profitto; iuvo, as, iuvi, iutum, iuvare giovare, aiutare, soccorrere, favorire, sostenere;

k, o, s, t, r, t – (s = s = sco), ico scotta ruota = accordo di manovre | co esito ruota / (Lat.) ico, icere ottenere, fare un accordo; ago, is, egi, actum, agere condurre, guidare, spingere, produrre, provocare; exitus, us partenza, uscita, termine, risoluzione, soluzione; (It.) co capo, estremità, foce; scotta cime che controllano il livello di tensione e apertura di una vela; ruota elemento della struttura di una nave; esito riuscita, conclusione, risultato;

a, r, s – (s = s = sca), a resa | ora esca = ora risulti;

b, d, y – (y = vocali), botte / (It.) botte antica unità di misura di stazza, equivalente alla tonnellata;

l, m, l, k, y – (l = l = gl) (y = vocali), le milia ico = le miglia ottenute / (Ita.) miglio unità di misura itineraria; miglio romano pari a 1000 passi, circa 1480 metri; ico forma parole che indicano appartenenza; (Lat.) ico, icere ottenere, raggiungere, fare un accordo; cio, is, civi, cire muovere, evocare, emettere, produrre;

s, n, t – (n = n = gn), segnato | sa nota | senato | assegnato / (It.) segnare rappresentare, significare, scrivere, indicare;

s, l, s III – (s = si = sca), scala esca = misura risulti | scala sia III = misura sia (3 . 10 . 1480);

b, y – (y = vocali), iubei = assegna | obei = esamina / (Lat.) iubeo, es, iussi, iussum, iubere comandare, ordinare, imporre, prescrivere, decretare, decidere, ratificare, approvare, votare, designare, proclamare; obeo, obire enumerare, esaminare, adempiere, andare verso, giungere, percorrere;

r, h, k – (h = f), refiga = ristabilisca / (Lat.) refigo, refigere svincolare; reficio, is, refeci, refectum, reficere rifare, riconfermare, ristabilire;

r, r, b, y, m – (y = vocali), oriri boma | ire ora boma / (It.) boma elemento delle imbarcazioni; (Lat.) orior, oriri alzarsi, cominciare, avere inizio;

q, b, r – quo abire = nel luogo di partenza / (Lat.) abitio partenza;

a, l, m – a lime = da ingresso (del porto) / (Lat.) limen, liminis soglia, ingresso, entrata, limitare, porta, confine, limite;

w, s, n, t – (w = v v = b v), vasca nota | ab vasca nota | avviso noto = piano noto / (It.) avviso disegno, piano;

l, m, a, s, a, l, m – (s = sca), lime asilo mo(v)e = muove verso ingresso del porto | lime a scalo moe = muove verso ingresso scalo / (It.) muovere dirigere;

b, b, t, y – ubi abito = luogo di partenza / (Lat.) ubi dove;

s, n, t – (s = s = sca) (n = n = gn), segnato = fissato | sunto = stabilito | sa noto = conosciuto e noto | sconto = previsto | esca noto = risulti noto / (It.) sunto /dal latino sumo/ stabilito, posto come principio; scontato assimilato, acquisito, prevedibile; (Lat.) condo, is, condidi, conditum, condere fondare, costruire, costituire, istituire, creare, produrre, determinare;

k, m – acme = punto più alto;

h, k, k, b, m – (h = f), fia cocca boma = sia considerato l’orientamento | effige co’ boma = immagine della stella con orientamento della nave / (Lat.) fio, fieri accadere, avvenire, essere, essere considerato; (It.) cocca nave, /voce arcaica/ cima, sommità di un monte; effigies, ei effigie, immagine; affigo, is, affixi, affixum, affigere affiggere; boma elemento di manovra delle imbarcazioni;

a, l – alpha Lirae.

(Le versioni e le riflessioni, presentate in questo articolo, sono teoriche, svolte in modo libero dall’autrice. Esse riguardano le parole sulle Lamine d’oro di Pyrgi, seguono un esperimento, in base alle ipotesi esposte anche nei precedenti articoli, a iniziare da Gemelle Illustri. Le ipotesi lasciano ampia possibilità di interpretazione per le presunte potenzialità dotte ed esatte, insite nelle parole etrusche e in quelle sulla terza lamina. I numeri risultano dalle traduzioni sperimentali e fanno parte di semplici elementari operazioni di calcolo, svolte in questa occasione e limitate al contenuto di questa ricerca. Anche se basate sulle ipotesi, le versioni fanno riferimento ad una bibliografia importante). (Pina Basile)

L’epigrafe: (Pagine 242 e 244 /Facchetti/; pagine 64 e 66 /Bonfante/).

Bibliografia:

Giuliano Bonfante and Larissa Bonfante – The Etruscan Language, 2002;

Giulio M. Facchetti – L’enigma svelato della Lingua Etrusca, 2000.