Leggendo l’età etrusca
Velata di mito

Da una epigrafe

L’epigrafe, studiata in questo articolo, è incisa su un cratere di bronzo che era parte del corredo personale di un abitante del luogo.
Proviene da Bolsena, risale al 350 – 300 a.C., essa recita:
l a r i s a l h a v r e n i e s s u t h i n a.
Isolata da questa frase, si trova la lettera A.

Ipotesi
Mutano forma

Come tutte le opere scritte etrusche, anche le più brevi, le parole sul cratere riportano una versatile cronaca del tempo in cui esse furono realizzate.

Ponendo la premessa che quelle parole siano in codice e rechino un messaggio affatto primitivo, esse mutano forma per effetto di decodificazione e raccontano di un sapere esatto, criptato al loro interno e velato di mito, come era nelle intenzioni di coloro che le realizzarono.

Così la scrittura sul cratere riferisce riguardo alla comunità etrusca e la descrive dedita rigorosamente alle proprie numerose discipline e al culto della natura, considerata sacra e benevola. Una comunità quella, attenta alle regole, con la ragionevole, naturale aspettativa di raggiungere equilibrio e benessere.

Il simbolo e il fenomeno

Nel mondo arcaico etrusco il simbolo coincideva con il fenomeno.

Il cratere era parte di una serie di oggetti a indicare capacità nell’arte e nei mestieri e sapienza nei numeri e nelle regole ad essi connesse.

In tale prospettiva di scambio tra simbolo e fenomeno, la parola series ed il verbo sero, per assonanza e significati, riconducono a z e r o e al concetto di esattezza che esso rappresenta.

In Latino series, seriei serie, ordine, successione, concatenazione, catena, stirpe; sero, serere intrecciare, intessere, annodare, unire, connettere, comporre; sero, serare chiudere, aprire

Sperimentale

La lettera alfabetica etrusca A che si trova isolata, al di sotto dell’epigrafe, per la sua vaga somiglianza con H, può essere interpretata in modo sperimentale sia come A che come H.

La lettera simile ad F, ruotata verso sinistra e capovolta, si trova tra r ed n, nella parola etrusca “havrenies” e può tradursi in z, gi, v z.

Sigma M = sci, ci, si, z; O = d, t t, vocali; H = b, p; F = v, f; V = v, u, vocali.

La ricerca dei vocaboli latini e italiani si basa sulle consonanti.

Con tali soluzioni il discorso si arricchisce di notizie circa le tradizioni e le qualità intellettuali della gente etrusca.

Versioni
Privilegi

A l a r i s a l /i/ f a v /o/ r /e/ g i n o e s /s i/ scii d i /a/ n o
I Lari e Sali essi si impegnano per offrire istruzione

a lauri sali poi fare agi noi uso c i v i attiene
titolo raggiungi puoi avere opportunità, è nostra tradizione e privilegio spettante al cittadino

a noi docei esse uno viziare ove ubi l a s s e r a i alba
da parte nostra si insegna che, se sei uno abituato ad avere vizi, all’alba lascerai il luogo dove ti trovi

bella rissa e l a b i a fare agi noi uso c i v i dono
contese e risse allontaniamo, creare benessere è nostra tradizione, dono per il cittadino
(Lat.: Salii collegio di dodici sacerdoti; Lari divinità tutelari della casa, della città; civis cittadino; scio, scire sapere, capire, conoscere; doceo, docere insegnare, istruire, far conoscere, mostrare, informare; ubi dove; elabor, elabi sfuggire, sottrarsi) (It.: ove dove; ubicato situato, sito);

Il sorriso della dea

bella riso a l a b i a vergine sei c i u e t t i n a
polla risale pia vergine essa sua Diana
bolla risale bevi argine e s i t i o aduna

Bella, sorriso sulle labbra, vergine, tu sei la dea che richiama alle virtù
polla, vena d’acqua sorgiva risale pura, vergine, essa appartiene a Diana
bolla d’acqua risale, bevi sull’argine, assetati richiama.

(Lat.: l a b i a labbro; s i t i o, s i t i r e avere sete, essere assetato) (It.: polla vena d’acqua sorgiva; civetta simbolo di divinità femminili / detto di tutto ciò che serve da richiamo / avviso; Diana dea italica dei boschi, dei fiumi, dei laghi, della Luna e della caccia. Suo centro principale di culto era presso il lago di Nemi, dove sorgeva il bosco a lei sacro. Era venerata a Roma sull’Aventino).

Numeri

H = f = e f f i o; M = si
N D V M S N Z R F H L S R L H
uno divisi sei nei zero fa effie la serie illa fi
uno diviso sei correlato a zero fa dimostrato serie e noto principio
1 : 0,6 = 1,6…
(1 : 0,618034 = 1,618033959).
(Lat.: neo, nere filare, tessere, intrecciare; effioefficio eseguire, risultare, dimostrare, trarre di conseguenza; ille, illa, illud quello, quella, ciò; il noto principio).

(In questo articolo, considerazioni e traduzioni sono ipotesi dell’autrice e sono strettamente legate ai precedenti articoli, iniziando da Gemelle Illustri) (Pina Basile).

Testo di riferimento per l’epigrafe:
Larissa Bonfante – Etruscan – Reading the Past, pag. 42; TLE 210, CIE 10830-31.