Nomi di prestigio
Ambiente degli Scudi

Scuola di alto grado
A Tarquinia, nell’ambiente sotterraneo detto “Degli Scudi”, (350 a.C.), sono ritratti i componenti della famiglia V e l c h a, fondatori e proprietari del luogo. Grazie allo studio sperimentale svolto in questa occasione, le loro immagini si illuminano di una nuova luce che cambia totalmente l’idea sul motivo del loro incontro. Essi appaiono come attori in una cerimonia di laurea, essendo membri di una scuola di alto grado. Scuola che istruiva i rampolli delle nobili famiglie a rivestire cariche dignitarie nella comunità etrusca.

Sperimentale
Ancora più straordinario, dall’ambiente detto “Degli Scudi” torna alla memoria un aspetto prioritario degli usi e dei costumi arcaici etruschi, fino ad ora solo immaginato, quello rappresentato dal ruolo effettivo della donna nelle cariche di rilievo. La concretezza di tale condizione, preziosa e non comune per l’epoca, è dimostrata dai nomi che si trovano scritti accanto ai personaggi e tradotti in modo sperimentale. Si amplifica così il racconto circa una simile esperienza, propria e unica nella vita degli Etruschi.

Enigmatico banchetto rituale
V e l t h u r V e l c h a e R a v n t h u A p r t h n a i sono rappresentati in un primo affresco. Si trovano l’uno accanto all’altra, seduti di fronte ad un basso tavolo, disposto per il banchetto.

Il protagonista maschile veste un elegante mantello che è ornato da un bordo scuro e che lascia le spalle ed il petto scoperti. Sulla fronte egli porta una corona di foglie mentre con la mano sinistra porge una patera rituale.

La figura femminile indossa una collana, un abito di velo trasparente e si rivolge al suo interlocutore portando la mano destra verso la patera sacra.

Analisi libera del dipinto
Il personaggio femminile e quello maschile, simili nell’abbigliamento, entrambi a petto nudo, trasferiscono magistralmente l’idea di uguali condizioni nella comunità.

Le immagini evocano una cerimonia arcaica per attribuire il titolo di dottorato.

Il dignitario di più alto grado, riconoscibile per la corona di foglie, conferisce il titolo alla laureanda, suggellando il momento solenne con un gesto formale della mano sulla spalla di lei, mentre con la mano sinistra sostiene la patera che consacra il rito di investitura, direttamente dai padri fondatori.

Versioni
Dall’affresco che ritrae V e l t h u r V e l c h a e R a v n t h u A p r t h n a i.

(th = d = t t = t; c h = s c o, s c a = x t = x; u = gi = i u; v = v = f) (Lettura dei due nomi da sinistra a destra e in senso contrario).

Merito

V e l a t a i u r i V a l e i u x t e = velata giuri prevali in modo idoneo

Re avente agi A parità noi = a ragione avente opportunità di parità fra di noi

(Lat.: iuro, iurare giurare; iuxta egualmente, al pari di, nello stesso modo, come, del pari, secondo, conformemente; valeo, es, valui, valere eccellere, prevalere, essere valente in, essere efficace; res, rei fatto, atto, realtà, concetto, contenuto, circostanza, utilità, vantaggio, dibattito, cosa pubblica, potere, sovranità, autorità, motivo, ragione, scopo, causa;) (It.: agio, dare agio, offrire opportunità);

Eccellente

Velata giuri Vale e x i e = velata giuri con eccellente risultato

Re avente agi A pari donnae = per giusta opportunità e diritto della donna

(Lat.: exeo, is, exii, exitum, exire uscire, mettersi in marcia, risultare, spuntare, sgorgare, traboccare, diffondersi, svilupparsi, venire fuori, liberarsi, emergere, elevarsi; domina, ae signora, padrona, sovrana);

Scola

rituale fa a scola fie = rituale avviene a scuola è eletta

idonea fieri e indire pia = idonea diviene e nominata pia

(Lat.: fio, fis, factus sum, fieri divenire, essere eletto, essere nominato, essere stimato, essere, accadere) (It.: indire stabilire pubblicamente e di autorità);

In Italia
Più di duemila anni indietro nel tempo:

Territorio e tradizioni

V e l t h u r V e l c h a R a v n t h u A p r t h n a i

Vallata Egeria Viali e x e i = vallate di sorgenti e corsi d’acqua e sentieri diffusi

Rua avantaggi E poi raduno ài = strade con diritto di precedenza e poi cerimonie e gare hai

(It.: Egeria ninfa italica delle sorgenti e delle acque; rua /parola arcaica/ solco, strada, via; avantaggio, avvantaggio /parola arcaica/ vantaggio, superiorità, precedenza; raduno celebrazioni, gare);

Secondo affresco
Nello stesso ambiente “Degli Scudi”, in un secondo affresco, è dipinto L a r t h V e l c h a avvolto da un mantello bordato e incoronato con una ghirlanda di lauro, simbolo degli studi conclusi.

Accanto a lui V e l i a S e i t i t h i, in abito semitrasparente e con un mantello bordato, indossa un diadema dorato e molti gioielli.

Sostiene nella mano destra un uovo e porta la mano sinistra sulla spalla del suo interlocutore, in segno di incoraggiamento. Ella lo invita a risolvere un quesito, dimostrando così di avere correttamente appreso quale sia il significato simbolico, nascosto nella forma di un uovo e riferito a regole matematiche di valore universale.

Versioni
Analisi dei nomi L a r t h V e l c h a e V e l i a S e i t i t h i.

(Ipotesi: th = t = d = t t = f; t = t = d; c h = s c o, s c a; l = l = g l) (Lettura dei nomi da sinistra a destra e in senso contrario)

L a r t h V e l c h a

Lauro uti Vale o s c a = lauro merita è capace nelle scienze

Fieri aula scola avi = conferisce in aula a scuola degli avi

(Lat.: utor, uteris, usus sum, uti usare, mettere a profitto, avere, possedere, godere, esercitare, ricoprire una carica) (It.: /in matematica/ o s c u l a t o r e intersezione multipla come tra una conica e un cerchio; aula locale riservato alle occasioni solenni);

V e l i a S e i t i t h i

Vaglia sei edotto = esamina grado di istruzione

Aula ivi fide ius = in aula si reca confida nel diritto.

(Lat.: eo, is, ivi /ii/, itum, ire andare, venire, recarsi, pervenire, giungere; fide con fedeltà; fides, fidei fede, tradizione, prova, credibilità, impegno, garanzia, fedeltà, lealtà, adempimento, impegno; ius, iuris diritto, legge, privilegio, potere, autorità) (It.: vagliare esaminare a fondo, appurando e soppesando gli elementi positivi e quelli negativi; edotto /edocere/ informato, istruito) (Dialetto: ivi, ieva tu andavi, ella o egli andava).

(In questo articolo le traduzioni e le considerazioni, svolte dall’autrice, si legano strettamente agli articoli precedenti a iniziare da “Gemelle Illustri”. Anche se sono da considerare sperimentali e basate sulle ipotesi esse fanno riferimento ad una bibliografia importante. Le versioni in Latino delle parole etrusche sono libere e non letterali). (Pina Basile).

Riferimenti:

Sybille Haynes – Etruscan Civilization – A Cultural History – 2000;

Giulio M. Facchetti – L’enigma svelato della Lingua Etrusca – 2000.