Riguardo alla giurisprudenza
sul Vaso di Duenos

Vaso di Duenos, fonte inesauribile
Matrice di termini dotti e specialistici italiani
Il documento sul “Vaso di Duenos” si sviluppa lungo tre sequenze redatte in “scriptio continua”, senza separazioni fra le parole. Le sequenze di simboli si dispongono su tre livelli, disegnando linee sinuose. Questa caratteristica lascia ampio margine di scelta, per stabilire l’ordine della loro progressione nella logica del discorso.

La parola chiave “statuto” sostiene nelle decodificazioni e guida nella ricerca per individuare nel documento informazioni insospettate di natura specialistica. Il testo diviene la fonte da cui attingere molteplici notizie riferite alla giurisprudenza. Gli elementi ottenuti mostrerebbero affinità con le caratteristiche del procedimento che interessa giudice e curatore.

Alla luce di queste considerazioni è possibile tentare di comprendere le speciali qualità delle parole etrusche, che il metodo sperimentale trae dalla suddivisione della sequenza di segni impressi sul “Vaso di Duenos”. Si può notare la presenza della matrice di termini dotti e specialistici, ereditati in seguito dall’Idioma Italiano.

La decodificazione è tesa a dare rilievo alla caratteristica disposizione sui tre livelli. Questa ripartizione del testo originale etrusco lungo le tre linee sinuose è resa ancora più interessante dalla singolare forma del vaso. Questo è composto da tre più piccoli vasi uniti insieme a sottolineare la presenza del simbolico e distintivo numero “tre”, un segnale importante da non sottovalutare. Così le indicazioni riferite all’argomento giuridico possono distribuirsi lungo le tre sequenze di lettere e possono essere ordinate seguendo tre gradi di informazioni specialistiche.
Gradi di informazione:

– Ufficio
– Procedura
– Atti conclusivi

Vaso di Duenos e metodo sperimentale

Parola chiave “statuto”
S = Z = S

A. Trascrizione del testo sul “Vaso di Duenos”

ASTEDNOISIOPETOITESIAIPAEARIVOIS
IOVESATDEIVOSQOIMEDMITATNEITEDENDOCOSMISVIRCOSIED
DVENOSMEDFEKEDENMANOMEINOMDENOINEMEDMALOSTATOD

B. Suddivisione e traduzione del testo sul “Vaso di Duenos”

(primo livello: ufficio)
A STED______assisto /Latino/ statio = ufficio, carica, funzione
NOISIO______notio /Latino/ = giurisdizione
PETITESI___petitio /Latino/= diritto di reclamo; petizione
APOCHA____apocha /Latino/ = ricevuta, quietanza
RIVOIS______revocatio /Latino/ = revocare, ritrattare
(secondo livello: procedura)
IO VESAT___eo visato = inoltre valutato
DEIVOS_____de avviso = sentenza da sostenere
QOIMED____quoimodo = quomodo = in quale modo
MITAT______mitata = valutata
NEI_________nei = se non
TEDEN______detene = detineo /Latino/ = detiene
DOCOS______debitore
MISV________missiva = lettera
IRCOS_______erogatio /Latino/ = distribuzione, spesa
IED__________edo /Latino/ = notifico, designo
(terzo livello: atti conclusivi)
DVENOS_____do facoltà
MED_________meto /Latino/ = di provvedere
FEKE________figo /Latino/ = dirigere, gestire
DEN_________tene = teneo /Latino/ = tutelare
MAN OME___mano uomo = mano d’opera
I NOM_______e nome = e titolo
DENO_______teno = ho potere
I NE MEDE__e ne é modo // e ne ho modo // uno medde_meddix /Latino/_ supremo magistrato
MAL________malo /Latino/ = preferisco, valuto in modo migliore
O STATOD____ statuo, statutum /Latino/ disporre, ordinare , prescrivere // statuto

C. Soluzione per il testo sul “Vaso di Duenos”

(primo livello: ufficio)

“Ufficio, legale, reclamo, quietanza, revoca”

(secondo livello: procedura)

“Eo visato, de avviso, quomodo, mitato, se, necessita, soccorso , missiva, spesa, notifica”

(terzo livello: atti conclusivi)

“Do facoltà, provvedere, gestire, tutelare, mano d’opera, e nome, ho possibilità, e modo, valuto, i documenti”

Bibliografia

Mauro Cristofani (a cura di) – Dizionario della Civiltà Etrusca – Giunti, Firenze, 1999 Massimo Pallottino – Etruscologia – Hoepli – Milano – Settima Edizione, 1984
Bibliografia di riferimento per l’epigrafe etrusca:
Giulio M. Facchetti – L’enigma svelato della lingua etrusca – Newton & Compton editori – Roma 2000.

Le tasse e il Vaso di Duenos
Il fisco etrusco

Introduzione
Tre punti fondamentali
L’autrice presenta una teoria che, a suo avviso, introdurrebbe alla comprensione delle parole etrusche ancora non tradotte.

Teoria
La teoria considera tre punti fondamentali.

I) La tradizione e la scrittura etrusche potrebbero rivelare una matrice di ordine matematico-razionale.

I) I documenti etruschi potrebbero trasmettere informazioni in codice di valore mitico, matematico, astronomico, giuridico.

III) I documenti etruschi nascondono termini riconoscibili nella Lingua Italiana e si prestano per essere letti in una delle forme dialettali parlate nelle regioni centro-meridionali del Lazio.

Vaso
Vaso di DuenosIl “Vaso di Duenos” è composto da tre piccoli vasi uniti insieme e reca incise tre sequenze di segni, che si snodano in modo sinuoso sulla superficie. Il vaso prende il nome da alcune lettere che fanno parte del testo.

Il “Vaso di Duenos”, un vaso in bucchero di tipica fattura etrusca, fu rinvenuto nel 1880 in un deposito votivo del Quirinale.

Il testo, “graffito” lungo i suoi fianchi, è definito dagli studiosi della letteratura etrusca come uno dei più antichi testimoni della Lingua Latina e risale alla fine del VI secolo a.C.; esso è redatto nella forma della “scriptio continua”, senza separazione fra le parole.

Visione filosofica etrusca
Il metodo sperimentale, avviato dall’autrice, tenta di verificare le considerazioni con le quali si ipotizza che nel pensiero etrusco il simbolismo legato al numero “tre”, sia stato considerato emblematico di fondamentali leggi matematiche. La  tradizione etrusca avrebbe connesso riflessione filosofica, riguardo al distintivo numero “tre”, con mito, astronomia e concetto di Stato.

L’immagine dei tre vasi uniti fra loro, ma indipendenti l’uno dall’altro, si accorda con l’ipotetica concezione etrusca riguardo allo stato etrusco e ai membri della comunità etrusca, in quanto vincolati dall’obbligo relativo alle tasse. Stato e comunità, l’uno indipendente dall’altra nell’espressione della propria individualità, ma strettamente impegnati per assolvere al comune interesse.

L’analisi sperimentale del testo sul vaso ottiene informazioni che sembrano riferirsi allo Stato, alla comunità, alle tasse, al funzionario pubblico. Il funzionario pubblico avrebbe avuto il compito di vigilare per conto dello Stato, affinché ognuno nella comunità assolvesse al proprio dovere di pagare le tasse. Allo stesso tempo controllava che non si verificasse alcuna vessazione. Assumeva la responsabilità di porre riparo nel caso questa si fosse verificata e si poneva come mediatore tra l’interessato e lo Stato.

Finalmente il “Vaso di Duenos” si rivela

Analisi della sequenza di simboli “VESAT” sul “Vaso di Duenos”
La sequenza di segni etruschi “VESAT” sembra avere affinità con la parola “vessato” e con il suo significato di “soggetto sottoposto a pressione fiscale”. Presso la gente etrusca il nome “vessato” potrebbe avere avuto all’origine anche un valore più ampio, riferito alla moltitudine, operosa, capace di produrre ricchezza e benessere per la comunità stessa.

VESAT __ vessato __vessare /Italiano/ = sottoporre ad un eccessivo carico di tasse e imposte
Vesat__Vessato __ vexatio /Latino/ = vessazione
Vesat__Vessato __ vess-ato __ vis + atto __ vox + tueo
Vis__vis /Latino/ = energia, forza, vigore, potenza, efficacia, quantità, abbondanza, moltitudine, numero, massa, folla, soldati, truppe, milizia, potere, efficacia, influenza.
Atto__regola, norma, operosità, attività
Vox__vox, vocis /Latino/ = ordine, parola, discorso, sentenza
Tueo __tueo /Latino/ = avere cura, difendere // tueor /Latino/ = avere cura di, sostenere, esaminare, mirare

Parola chiave “tasse”
La parola chiave “tasse” avvia la traduzione per il testo sul “Vaso di Duenos”. Considerando l’arcaicità del documento,  per facilitare la lettura, vengono raddoppiate le consonanti, modificate le vocali o aggiunte quelle mancanti se necessario.

a. Testo originale, impresso sul “Vaso di Duenos”, trascritto con i caratteri moderni

ASTEDNOISIOPETOITESIAIP.AE.ARIVOIS
IOVESATDEIVOSQOIMEDMITATNEITEDENDOCOSMISVIRCOSIED
DVENOSMEDFEKEDENMANOMEINOMDENOINEMEDMALOSTATOD

b. Suddivisione e decodificazione del testo sul “Vaso di Duenos”

AS(SO)DATO  NOI  SIA  POTI  I  TAS(S)E  A  AP(P)AIARE  VOI//S//
S-EI  VES(S)ATO  DA  AV(V)ISO  QUI  METTAMO  DATA  NOA  DI  T(U)  INDICAS(S)I  MES(E)  VERGAS(S)I  I  ATTO
D(U)VE  AN(N)I  AS(S)OM(M)ATO  FA  CA  DAN(N)E  MEN(O)  O  MO  UNA MEDI(A)  E  NOI  NE  MEDI(A)M(O)  A  LO  STAT(O)  ATT(O)

c. Recitazione in Dialetto del testo sul “Vaso di Duenos”

“Assodato noi sia poti voi appaiare tasse – sei vessato da’ avviso, qua immettamo date noe, dite, indicassimo e si vergasse atto – due anni sommati fa ca danne meno, mo’ una media, noi ne mediamo a lo Stato atto ”
(POTI__possum, potes, potui, posse /Latino/ = potere, essere capace di)

d. Traduzione in Lingua Italiana del testo sul “Vaso di Duenos”

“Dal momento che noi come funzionario dello Stato abbiamo assodato che voi siete capaci di assolvere al vostro dovere di pagare le tasse – nel caso che uno di voi sia vessato, dia avviso, qui è possibile stabilire una nuova data, potete suggerire voi, che voi possiate indicare il mese affinché sia vergato l’atto – è possibile sommare due anni per pagare di meno oppure ora è possibile fare una media del valore da corrispondere e noi faremo da mediatore tra voi e lo Stato.”

Bibliografia

Mauro Cristofani (a cura di) – Dizionario della Civiltà Etrusca – Giunti, Firenze, 1999 Massimo Pallottino – Etruscologia – Hoepli – Milano – Settima Edizione, 1984
Bibliografia di riferimento per l’epigrafe etrusca:
Giulio M. Facchetti – L’enigma svelato della lingua etrusca – Newton & Compton editori – Roma 2000.

Gemelle Illustri
Lingua Etrusca e Lingua Italiana

Presentazione
Parole etrusche
La studiosa, autrice dell’articolo, presenta una teoria che, a suo giudizio, potrebbe favorire la lettura e l’interpretazione completa delle sequenze di parole etrusche ancora non tradotte. La studiosa teorizza l’esistenza di una informazione logica, non casuale, posta all’origine delle parole etrusche. Tenta di verificare la propria teoria, analizzando ogni singolo simbolo, compreso nelle sequenze di segni etruschi. Per iniziare ad esporre l’argomento esamina il nome RASNA, strettamente legato alla gente etrusca.
La parola RASNA può essere analizzata in ogni sua parte elementare. Essa è messa a confronto con termini latini, italiani e dialettali italiani, affinché riveli il proprio significato intrinseco, lo stesso che potrebbe avere avuto in epoche arcaiche. Potrebbe apparire più chiaro il motivo per il quale gli Etruschi definirono se stessi con il termine “rasna”e lo posero spesso in relazione con i numeri. La ricerca tenta di verificare la presenza di tracce che questo nome, la sua forma ed i suoi più intimi significati potrebbero avere lasciato nei vocaboli italiani, giustificando così la soluzione scelta per il nome RASNA.
RASNA = Rasceniei__coloro che calcolano le misure precise; coloro che sono esperti nella cosa pubblica; coloro che sono abili nella progettazione, costruzione e riparazione delle opere di interesse pubblico o militare.
RASNA = formula che conduce a risultato certo

Singolare forma geometrica
Molti anni fa iniziò l’interesse per i segni alfabetici etruschi. Essi mostrarono immediatamente fascino, mistero e colpirono per la singolare forma geometrica.
Dopo una lunga ricerca, svolta sui testi specialistici riguardanti l’argomento, risultò che alcune sequenze di caratteri, che facevano parte dei documenti etruschi, resistevano ad ogni tentativo di interpretazione completa. Il contenuto, restituito dalle traduzioni disponibili, stentava nel raccontare la vita della gente etrusca.
L’idea che quei termini antichi potessero ancora essere compresi e che si potesse ricercare la loro impronta nell’Idioma Italiano si prospettava, sempre più con determinazione, come una soluzione attendibile. Quelle parole avevano subito mutamenti nella forma e nei suoni, sul territorio delle regioni italiane e in quei luoghi si erano eclissate. Dovevano avere lasciato la propria traccia nelle espressioni popolari, nel linguaggio della gente. Il Dialetto del Lazio si sarebbe rivelato, in breve tempo, il più adatto per iniziare a comprendere la Lingua Etrusca.
Osservando l’arte, la stessa scrittura, ogni altra creazione, lasciate in eredità dalla Civiltà Etrusca, traspariva la razionalità e la professionalità, che necessariamente erano state alla base della concezione e quindi della realizzazione di quelle opere. Eppure quella civiltà sembrava la più dimenticata fra tutte quelle arcaiche.
Ogni indizio doveva essere ricercato per tornare ad ascoltare il messaggio veicolato dai testi etruschi. Per raggiungere l’obiettivo era necessario realizzare un procedimento sperimentale, formulando una teoria, che supponesse una matrice matematico-razionale a fondamento dell’esperienza etrusca.

Teoria
Le considerazioni teoriche permettevano infatti di osservare la Civiltà Etrusca immaginandola evoluta, custode di un sapere scientifico di alto livello, capace di esercitare il diritto, inteso nella sua forma più matura. Secondo la teoria quella civiltà si sarebbe impegnata inoltre nel lasciare documentati gli elementi necessari, per realizzare la datazione di quelle epoche arcaiche anche a distanza di millenni. I sapienti etruschi avrebbero incluso nei testi indicazioni in codice di valore mitico, giuridico, matematico, astronomico. Una molteplicità di notizie inserite tutte anche in una sola breve sequenza di segni. Ulteriore conferma questa di capacità intellettuale elevata e intenzionata ad inviare informazioni, adatte per attraversare il tempo.
L’esperimento iniziò a ricercare le prove, avviando le decodificazioni di alcuni documenti, con l’ausilio di termini italiani. Risultarono molti indizi che sembravano essere adeguati per avvalorare la teoria formulata.

Soluzione per “rasna”

Ratio
Dall’alto della propria posizione elevata sul colmo del tempio, le divinità etrusche sorridevano con benevolenza, rassicuravano, invitavano a ricercare, per allontanare ogni dubbio.
Un filo logico sembra legare quelle immagini alle eleganti raffigurazioni di nobili etruschi, rappresentati mentre danzano e mimano con i gesti un messaggio da inviare al futuro.
La mano tesa e rivolta verso la fronte racconta ancora, a distanza di millenni, che gli Etruschi coltivarono, fra i molti interessi, l’attività intellettuale e l’indagine razionale.
RASNA e RASA sono nomi legati al popolo etrusco.
Il metodo sperimentale, presentato in questo articolo, indaga sul nome RASNA. Sceglie di aggiungere le vocali, quando esse mancano, e di moltiplicare quelle già esistenti. Con questa soluzione tenta sia di simulare la pronuncia di suoni arcaici sia di renderla più comprensibile e familiare.
RASNA _ RA-S-NA _ ra-scie-na _ ra-gie-na _ ra-gio-na _ ragiona
Ragiona _ ragionare = riflettere, esporre, computare, calcolare
Ragione _ facoltà di calcolare e di pensare // fare la ragione = fare i conti
RASNA _ RA S NA _ raziona _ razionare = calcolare // razione = conto, calcolo
RASA _ ra-scie-a _ re-scie, resce /Dialetto/ _ resce = riesce; produce la misura esatta; risulta; produce il risultato di un calcolo matematico
Resce _ riescire /Italiano, voce popolare/ _ riescire = riuscire, uscire di nuovo, sboccare, concludersi, risultare
R A S A _ resa = calcolo della redditività; calcolo della convenienza di natura economica
R A S A _ ratio /Latino/ _ ratio = calcolo, misura, ragione, facoltà intellettiva, legge, teoria

Suddivisione della parola “rasna”
RA S NA _ REI-SCIO-NEI _ RE SCIE NIEI _ RA SCE NIEI _ RA-GENIEI
R  A _ res, rei/Latino/ atto; utilità; interesse, guadagno, vantaggio; affare; rapporto; processo, causa; cosa pubblica, Stato, autorità; ragione
S _ scio /Latino/ sapere, intendersi di, capire, conoscere
N A _ neo, nere; nesse /Latino/ _ intessere // comporre, ordire // connettere // ordinare razionalmente i propri pensieri // individuare il nesso fra i concetti

Decodificazione per la parola “rasna”
RASNA _ RASCIENIA_ rascieniei _ rasceniei _ ra – genio _ rageniei = ingegnosi, coloro che rivelano astuzia e preparazione meticolosa; coloro che escogitano nuove soluzioni; coloro che elaborano le misure esatte; esperti nella progettazione, costruzione e riparazione delle opere di interesse pubblico o militare; coloro che hanno talento; esperti nella disciplina che studia l’arte di amministrare e tenere la contabilità; formula che genera la misura rigorosa.
RASNA = RASCIENIEI = RAGENIEI

Bibliografia

Mauro Cristofani (a cura di) – Dizionario della Civiltà Etrusca – Giunti, Firenze, 1999 Massimo Pallottino – Etruscologia – Hoepli – Milano – Settima Edizione, 1984
Bibliografia di riferimento per l’epigrafe etrusca:
Giulio M. Facchetti – L’enigma svelato della lingua etrusca – Newton & Compton editori – Roma 2000.